Escursione Parco Minerario Floristella e Grottacalda – 22 Novembre

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Il Parco Minerario fu istituito nel 1991 e si estende su un’area di 400 ettari ed accorpa le due omonime miniere di zolfo dismesse, risultando uno dei più espressivi insediamenti d’archeologia industriale esistenti nel sud d’Italia.
Può considerarsi un grande museo all’aria aperta, nel cui territorio l’attività estrattiva dello zolfo è documentata dalla fine del 1700 al 1986, anno in cui nell’area mineraria cessò definitivamente ogni attività legata alla produzione zolfifera.
Nel territorio del parco sono ancora visibili le gallerie, le strutture, le apparecchiature e gli impianti utilizzati per l’estrazione dello zolfo nei due secoli di attività della miniera. Dalle antiche “discenderie” (circa 180) di accesso alle gallerie sotterranee ai tre “pozzi” di estrazione; le antiche “calcarelle”, ai “calcaroni”, ai “forni Gill”; dalla “lampisteria” ai ruderi dei fabbricati di servizio sorti in prossimità dei pozzi (infermeria, alloggi per i minatori, compreso il locale adibito a dopolavoro per i lavoratori); dalla tratta ferroviaria tra le stazioni di Floristella e Grottacalda attraverso le quali veniva caricato e spedito lo zolfo, alla rete ferrata interna per il trasporto dei vagoncini con il minerale.
Il Parco presenta, altresì, aspetti paesaggistici e naturalistici di rilievo. In quest’ambito una particolare menzione meritano la sorgente di acque sulfuree che alimenta il rio Floristella e, soprattutto, le emissioni continue di metano e acqua salata e ferruginosa, sgorganti con piccola portata da alcune bocche tra loro vicine dette “Maccalube” o vulcanelli di fango, visibili nella parte nord dell’area del parco.
La miniera, caratterizzata da una singolare bellezza, ricorda che la storia dei minatori è la storia di uomini che hanno affrontato, per secoli, fatiche disumane e umiliazioni inimmaginabili e che tutto fa parte della nostra storia.

Nell’area del Parco domina il Palazzo Pennisi (che fu residenza estiva della famiglia nobiliare omonima), in via di ristrutturazione.
L’attività estrattiva iniziò verso la fine del 700, ma il primo documento che attesta il “permesso di apertura” della miniera Floristella è datato 1824.
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Lo zolfo “l’oro giallo dei poveri” era di una tale purezza da avere determinato uno standard praticamente insuperabile e veniva considerato della migliore qualità disponibile sul mercato. Esso veniva impiegato per la fabbricazione degli zolfanelli, della polvere pirica e successivamente nell’industria chimica a supporto dell’industria pesante ed infine nell’agricoltura e nella farmaceutica.
L’estrazione dello zolfo era faticosissima ed affidata anche ai carusi, bambini di età inferiore ai 15 anni, che provvedevano al trasporto del minerale calandosi attraverso le “calature” (gallerie semiverticali di strette dimensioni) nelle viscere della terra, con il continuo pericolo di incendi legato alla proprietà estremamente infiammabile del minerale.

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Dopo la visita alla miniera, faremo una breve passeggiata a Valguarnera Caropepe, piccola cittadina sulla strada del ritorno.

Scheda escursione/passeggiata:
Lunghezza: 5 km ca.,
Difficoltà: FACILE
Raccomandati: scarpe da trekking o comunque comode, abbigliamento a strati adeguato alla stagione e probabili sbalzi termici, acqua a sufficienza personale. PRANZO: al sacco

PER INFO E ADESIONI:
Contattare il 3490066309; inviando sms scrivendo “partecipo all’escursione”, specificando quante persone e a quale appuntamento ci si presenterà.

Quota partecipazione:
5 euro soci
7 euro simpatizzanti
3 euro ragazzi sino a 12 anni;
3 euro studenti universitari

Appuntamenti:
I h: 8.30; incontro a Catania DAVANTI IL NUOVO BAR ETOILE D’OR, VIALE VINCENZO GIUFFRIDA, 168, Catania
II h: 9.00; incontro Presso Agip della Tangenziale, dopo uscita San Giorgio
Si prega di fare benzina prima de nostro incontro e di rispettare la puntualità.

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