Castello Eurialo

Castello Eurialo

Una delle prime escursioni di Panorama Sicilia è stata al Castello Eurialo di Siracusa, ci site mai stati? No?! In pochi conoscono questa fortezza che rientrava in una “piccola muraglia siciliana”, unica per il suo genere e che anticipava, di gran due centro anni, quella più famosa al mondo. Ora vi racconteremo la sua storia…presto torneremo a visitarla insieme, intanto mettetevi comodi!

Dopo che furono fondate le varie colonie greche in Sicilia, iniziarono le lotte di supremazia per l’egemonia sull’isola: Naxos contro Syrakousai, Syrakousai contro Akragas, Syrakousai contro Gela, per non parlare delle coalizioni siciliote contro i cartaginesi che occupavano la parte occidentale dell’isola. Un derby continuo tra le varie fazioni. Non bastavano le lotte intestine nell’isola, l’acredine che c’era tra Atene e Sparta, si trasferì anche lontano dalla madrepatria e coinvolgendo sul campo le stesse città siciliane, in una guerra che durò due anni (415-413 a. C) Syrakousai fu assediata dagli ateniesi, chiamati da Segesta, la città fu pesantemente colpita, nonostante la vittoria. Qualche anno dopo salì al potere il tiranno Dionisio I che si occupò di un sistema difensivo della città e della costruzione di un castello, fu un lavoro memorabile ed enorme per quei tempi: 27 km di mura difensive e un castello che aveva la propria punta avanzata nell’entroterra. Il castello fu chiamato Eurialo (dal greco euryelos: chiodo a base larga).

Il castello di Dionisio fu utilizzato fino alla seconda guerra mondiale, per tutta la storia antica e medievale fu una fortezza difensiva, durante la grande guerra ‘difese’ le opere d’arte presenti nei musei siracusani.

A difesa della fortezza c’erano tre ampi fossati, oggi sono visibili solo due; dal terzo fossato partiva una rete fitta di gallerie e cunicoli, che servivano ai soldati per spostarsi senza essere visti dall’esterno e, nel caso di incursione, potevano nascondersi per poi assalire di sorpresa i nemici, ancora oggi rimane una delle parti più suggestive del castello.  Il possente mastio a forma di trapezio nel corso del IV e III secolo a.C. fu fortificato da cinque grandi torri che raggiungevano l’altezza di 15 metri, forse vi venivano usate delle catapulte. Tutto il castello fu costruito secondo una ben precisa strategia di difesa, non solo il sistema di torri, mura, cisterne, gallerie, fossati, ma persino la porta d’entrata Trypilon, porta a tenaglia, era stata pensata per sfoltire i nemici in uno scontro diretto.

Dionisio è stato uno dei tiranni siracusani più importanti, ma non ebbe certo una vita semplice: pensava di avere nemici ovunque, tanto da accorciarsi la barba da solo, con un tizzone ardente o origliare i discorsi dei suoi nemici prigionieri nelle Latomie, che oggi prende il nome di Orecchio di Dionisio. Durante la sua vita ha lottato per la sua Syrakousai e per la Sicilia intera, cercando di difenderla e portarle onore. E se oggi possiamo ammirare ancora le bellezze del Castello Eurialo e non solo, lo dobbiamo proprio a lui.

Platone ci racconta, in un aneddoto, che un giorno Dionisio volle assaggiare il brodo nero degli spartani e chiamò un cuoco lacedemone per farsela preparare. Quando assaggiò ciò che per gli spartani era una prelibatezza, il tiranno rimase nauseato e allontanò da lui la pietanza, cosicchè il cuoco rispose che non poteva apprezzare questa pietanza perché non si era prima bagnato nell’acqua dell’Eurota, non aveva corso per cacciare e non aveva patito la fame e la sete che tutti gli Spartani affrontavano regolarmente e con entusiasmo

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