Salina, l’isola della poesia
“La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve!”
Da Il Postino, film con Massimo Troisi, Maria Grazia Cucinatta, Philippe Noiret
Salina si riconosce subito tra le sette sorelle: è l’isola eoliana più fertile e ricca d’acqua, che sembra avere come simbolo due mammelle, altro non sono che Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri, due stratoconi vulcanici. I greci la chiamarono Didyme (gemelli), proprio per la sua forma, invece il nome attuale deriva dal piccolo lago di acqua salmastra di Lingua, dal quale si estraeva il sale.
L’isola è conosciuta in tutto il mondo grazie al film di Troisi Il Postino: Pollara, dove dal piccolo paese potete scendere giù alle balate, antichi magazzini dei pescatori incastonati nella roccia; Valdichiesa, come dice la parola, è una vallata tra i due monti, dominata dal Santuario della Madonna del Terzito; Lingua famosa per il suo lago di acqua salmastra, Santa Marina di Salina che vi accoglie quando arrivate, Rinella, con la sua spiaggia nera, poi abbiamo Malfa e Leni. In ognuno di questi luoghi potete fermarvi per assaggiare il vino dolce delle viti di Malvasia delle Lipari, prodotte sui suoli vulcanici anche di Salina, o una delle tantissime ricette fatte con i Capperi di Salina, tra cui la pasta eoliana o i cucunci.
Ci sono diverse escursioni che si possono fare nell’Isola, quella più bella e più dura ci porta a Monte Fossa delle Felci, cima più alta delle Eolie, con i suoi 962 mt o quella più suggestiva che parte da Semaforo di Pollara e sale su verso il Monte dei Porri. Un consiglio: portatevi tanta acqua!
“Quando la spieghi, la poesia diventa banale. Meglio delle spiegazioni, è l’esperienza diretta delle emozioni che può spiegare la poesia ad un animo disposto a comprenderla.” Questa è un’altra frase del film, ma spiega benissimo cosa può essere una visita a Salina, un’isola che vi riempirà di emozioni, difficili da spiegare a parole, ma che vi rimarranno nel cuore.