Una passeggiata a Catania: Palazzo San Demetrio
Immaginate di essere in Piazza Università a Catania, bella, ampia, luminosa.. iniziamo a passeggiare e andiamo verso Piazza Stesicoro.
Vedremo al chiesa della Collegiata, con i suoi bar vicino, i negozi della Via Etnea e..attenti! Per attraversare dobbiamo superare l’incrocio con Via Sangiuliano!
Vi propongo di fermarvi! Non attraversate! Guardate di fronte a voi, sulla sinistra. Bello eh?! Fino a qualche anno fa questo palazzo non potevamo ammirarlo nella sua bellezza, perché era sotto restauro.
Bellissimo il palazzo San Demetrio, vero?! Con i suoi balconi merlettati, il suo angolo stondato, il suo bugnato. Questo palazzo è simbolo di rinascita per la città di Catania.
11 Gennaio 1693 il terribile terremoto del Val di Noto rade al suolo tutta la Sicilia Sud – Orientale, pensate che un sacerdote che si trovava in campagna a km di distanza da Catania, sentì il forte e lungo boato e, all’improvviso, vide un grande polverone fuoriuscire dalla città; quando vi arrivò macerie, dolore e distruzione ovunque. Come una fenice, Catania risorse dalle proprie ceneri più forte e più bella di prima e il primo palazzo che fu ricostruito in città, fu proprio il palazzo San Demetrio, per volere del Barone San Demetrio, Don Eusebio Massa, il quale nel 1694 fece porre un’epigrafe nell’androne:
«D.O.M. Nell’anno primo dei terremoti siciliani 1694, di nostra salute, Don Eusebio Massa; B.ne della terra di S. Gregorio e ricevitore della valle dei boschi, costrusse per primo le case recenti che vedete in questo quadrivio, primizie di Catania rinascente. Ospite, da qui trai buon auspicio e vattene illeso.»
Fu chiamato come architetto Alonzo Di Benedetto, che iniziò i lavori già a Febbraio del 1693 e li terminò nel Dicembre dell’anno successivo, prima che Giuseppe Lanza, Duca di Camastra, dotato di pieni poteri, elaborasse il piano regolatore della città.
Il palazzo è uno dei più belli in stile tardo-barocco insieme a Palazzo Biscari e il Monastero dei Benedettini.
La famiglia Massa era ricchissima, aveva origini genovesi, era tra le più importanti di Catania. Nei secoli il palazzo venne sempre più ampliato fino ad arrivare alla Via Manzoni e lungo la via Sangiuliano,da una parte e dalla Prefettura, dall’altra parte, non fu mai toccata la facciata; vi fu costruito anche un teatro all’interno, dove mosse i primi passi “il cigno” Vincenzo Bellini.
Nel 1870 la parte di palazzo che angolo proprio ai quattro canti subì un livellamento del piano stradale e quel punto fu abbassato di due metri, si cercò di rimediare con delle nuove e baroccheggianti decorazioni, ma senza un buon risultato.
Altra data infausta per Catania e per il palazzo fu il 16 Aprile 1943, le prime due bombe che furono sganciate sulla città colpirono proprio il palazzo San Demetrio, rimasero in piedi solo i balconi angolari e, purtroppo, vi morirono una settantina di persone che si erano rifugiate nell’androne del palazzo. Il proprietario di allora, rag. Pavia di Francesco fece approvare il progetto perché il palazzo venisse ricostruito, grazie all’ingegnere Francalanza, all’architetto Marletta e allo scultore Florio.
Risorto una seconda volta, oggi possiamo ammirarlo nel suo splendrore: con i suoi balconi panciuti, i mascheroni che raffigurano caricature dei conoscenti del Barone di Sangiuliano, il talamone e la cariatide che ci accolgono nel portone d’ingresso e il bicromismo, tipico della zona etnea, con i bianco della pietra calcarea e il grigio della pietra lavica.
BIIIIIP BIIIIIIIP!! Un clacson che ci suona, ci dobbiamo spostare, in questo punto c’è sempre tanto traffico.. Buona continuazione di passeggiata!
PS. Essendo periodi di quarantena, non potendo uscire a fare foto dal vivo, quelle che trovate sono prese dal sito WIKIPEDIA.