Tradizioni pasquali – due ricette per fare festa sulle nostre tavole: l’agnello pasquale e le cuddure cu l’ova

Tradizioni pasquali – due ricette per fare festa sulle nostre tavole: l’agnello pasquale e le cuddure cu l’ova

AGNELLO PASQUALE DI FAVARA

Siete mai stati nella città dell’Agnello pasquale in Sicilia? Sapete di quale città stiamo parlando?! Del borgo di Favara! Famoso, appunto, per il suo agnello pasquale. La tradizione nasce nel XIX secolo nel Collegio di Maria, un convento di suore che si trovava nel quartiere di Batia. A quanto pare, però, i favaresi non compravano molto questo dolce, perché erano più amanti dei cannoli e dei cialdoni.

Risale al 1898 la prima ricetta scritta di questo dolce, trovata presso una famiglia dell’alta borghesia di Favara che si occupa del commercio dello zolfo; chissà come erano riusciti ad avere questa ricetta segreta, tramandata oralmente solo tra le suore.

Di seguito trovate la deliziosa ricetta!

Ingredienti

  • 1,4 kg di zucchero a velo;
  • 1 kg di mandorle;
  • 1 kg di pistacchi;
  • 500 ml d’acqua.

Preparazione

  • Sbollentare e sbucciare le mandorle e i pistacchi.
  • Quando entrambi gli ingredienti si saranno raffreddati, macinarli separatamente fino a ottenere delle farine fini.
    Fare bollire in un tegame 700 g di zucchero a velo e 250 ml d’acqua. Quindi togliere lo sciroppo dalla fiamma, aggiungervi il trito di mandorle e impastare il tutto fino a ottenere una pasta liscia ed omogenea. Seguire lo stesso procedimento per il trito di pistacchi.
  • Inserire nello stampo dell’agnello pasquale una parte della pasta di mandorle fredda e pressarla lungo tutte le pareti dello stampo per uno spessore di circa 1 cm, così da formare quella che sarà la parte dell’agnello visibile all’occhio.
  • Dopodiché riempire la cavità rimanente dello stampo con tutta la pasta di pistacchio e, infine, sigillare con una sfoglia fatta con la porzione di pasta di mandorle rimasta.
  • Lasciare che il dolce si indurisca un po’ all’interno dello stampo e poi estrarlo con cura.
  • L’agnello pasquale di Favara si può servire così com’è (magari decorandolo con un fiocchetto o un campanellino al collo e uno stendardo piantato sul dorso) oppure lo si può arricchire ancora di più, guarnendolo in base al proprio estro.

Aceddu cu l’ova, Cuddura cu l’ova

Pensate che questi biscotti hanno nove nomi diversi a seconda della zona in Sicilia in cui siete e della forma che hanno.

Il nome tipico è CUDDURA, che deriva dal greco antico κολλύρα, kollýra («pagnotta»), è un dolce tipico della tradizione contadina per la sua semplicità.

Le forme più classiche di questo dolce sono i cestini, la colomba, le campane, i coniglietti, i pupi. Questa ricetta è realizzata con la classica pasta frolla, con una o più uova sode al centro del biscotto, fissate con due strisce di pasta frolla incrociate. Prima di incornarle, si guarniscono con le codette.

Ingredienti per circa 7-8 biscotti

  • 500 g di farina 00
  • 200 g di zucchero
  • 200 g di burro
  • 2 uova medie
  • 1/2 bustina di lievito vanigliato paneangeli
  • 3 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure una bustina di vanillina
  • codette di zucchero colorate
  • 1 uovo per spennellare
  • 8 uova sode

Come fare l’aceddu cu l’ova, cuddura cull’ova

  • Preparare la pasta frolla. Sbattere leggermente le uova con lo zucchero e tagliare il burro freddo a pezzetti. Aggiungere tutta la farina, il lievito, il burro freddo tagliato a pezzetti e aromatizzare con l’estratto di vaniglia o la vanillina.
  • Impastare velocemente a mano fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Avvolgere la pasta frolla nella pellicola trasparente e farla riposare in frigorifero per circa mezz’ora.
  • Cuocere le uova per circa 8-10 minuti fino a farle diventare sode e nel frattempo stendere la pasta frolla spessa circa 1 cm. Una volta stesa la pasta, potete sbizzarrirvi nelle forme che volete. Se non avete l’apposito stampo per biscotti è possibile disegnare su cartoncino la forma da riprodurre, ritagliarla e utilizzarla come guida.
  • Porre l’uovo sodo al centro del biscotto e fissarlo al dolce con due strisce di pasta frolla disposte ad incrocio. Spennellare con l’uovo sbattuto l’intera superficie della cuddura.
  • Guarnire con le codette di zucchero colorate e con l’aiuto di uno stuzzicadenti praticare dei solchi nell’ala e nella coda per ricreare il piumaggio. Realizzare l’occhio praticando un forellino oppure con una goccia di cioccolato, o un chiodo di garogano.
  • Cuocere in forno preriscaldato a 180°, modalità statico, per 15 minuti circa.

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